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Plastica sì o plastica no?

Le istituzioni europee hanno raggiunto nel mese di dicembre un accordo per ridurre la diffusione i materiali plastici inquinanti. L’emanazione della nuova Direttiva UE sulla Plastica Monouso prevede per i prossimi anni una riduzione alla commercializzazione e all’uso di oggetti monouso in plastica.

In particolare, a partire dal 2021 verrà vietato l’uso di posate e piatti, cannucce, contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso (come le scatole di fast food), bastoncini di cotone per i prodotti dell’igiene tipo cotton fioc. Per altri prodotti saranno invece previsti obiettivi di riduzione. Ad esempio, per la produzione di bottiglie in PET viene richiesto di utilizzare almeno il 25% di plastica riciclata, dal 2025 in poi. Cinque anni dopo si passerà al 30%.

Nel nostro settore

Per quanto riguarda le aziende del settore della distribuzione automatica, è purtroppo da segnalare un forte disagio: la notizia dell’accordo europeo è stata in alcuni casi fraintesa, e qualcuno l’ha intepretata come una indicazione di eliminare completamente la plastica dal nostro settore. Ad esempio, molte Pubbliche Amministrazioni stanno approvando mozioni, ordinanze e regolamenti “plastic free” nei
prodotti ed accessori per il funzionamento dei distributori automatici. La questione non sta in questi termini.

L’associazione di categoria Confida ha interpellato in merito l’Avv. Andrea Netti, partner e fondatore dello studio ADR, che si occupa prevalentemente di diritto amministrativo ed ha una forte competenza nel settore della distribuzione automatica: “Gli atti adottati e le azioni intraprese dalle Pubbliche Amministrazioni italiane, con i quali viene imposto il divieto di utilizzo e commercializzazione di bicchieri e bottiglie in plastica, sono illegittimi non sussistendo alcuna base normativa che preveda tale divieto ed in quanto contrastanti con i contenuti e gli obiettivi della Direttiva UE sulla plastica monouso”.

Cosa proponiamo

ProntoCoffee assiste con interesse alla scelta dell’Unione Europea e al successivo recepimento della Legge di Bilancio italiana (Legge 30 dicembre 2018 n. 145 – comma 802 sulle Plastiche Monouso) , ed ha in corso di valutazione varie soluzioni al problema dell’inquinamento da plastica. I cosiddetti “bicchieri di cartanon sono al momento una soluzione adeguata, poiché prodotti con poliaccoppiato, un tipo di imballaggio altamente ingegnerizzate e performante ma che pone seri problemi al riciclo.

La soluzione preferita dalla nostra società è attualmente quella di consegnare, alla clientela che ne facesse richiesta e che si rendesse disponibile a gestire la differenziazione di bicchieri e palette usate (realizzate in polistirolo, materiale plastico al alto rendimento di riciclo), un apposito contenitore per tali bicchieri e palette di polistirolo, in grado di immagazzinare un elevato numero di pezzi e di facilitarne in seguito il conferimento nella raccolta della plastica.